Dipinte rigorosamente a mano da maestri cinesi.
La gamma Duke si arricchisce di due nuovi modelli, che uniscono materiali pregiati come la porcellana, al tocco dell’artista. Nella più autentica tradizione cinese.
PORCELLANA CINESE
La prima penna di cui vi parlo oggi è di porcellana dipinta a mano. Una autentica tradizione cinese nata intorno al Mille che raggiunse il suo massimo splendore durante la dinastia Ming – chi non ha sentito parlare dei preziosi vasi di porcellana Ming? – nella città di JingDeZhen.
Il fusto delle penne Duke che vi presento oggi viene proprio da li, dalla Cina centrale, prodotto dagli eredi dei ceramisti che già sette secoli fa seppero creare autentici capolavori mai eguagliati in Occidente.
Il collegamento alla storia della Cina non si ferma qui.
La penna è dipinta con tre soggetti diversi, ognuno con un caratteristico significato simbolico: il Bambù, il Fiore di Loto e la Melodia d’Autunno.
Il Bambù è una tipica pianta asiatica assente in Europa utilizzata per molte applicazioni – comprese le penne – e di enorme vitalità. Simboleggia in Cina una lunga vita. Da ricordare che le foglie e i germogli di Bambù sono la fonte principale di alimentazione del Panda gigante cinese.
La rappresentazione del bambù è essenziale, quasi monocromatica, ma di grande eleganza.
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Da una canna di Bambù si ottiene il cosiddetto “suono fondamentale” – elemento centrale della musica cinese – che ci riporta al secondo dipinto di argomento musicale: la Melodia d’Autunno. Un semplice usignolo dalla voce fatata – capace di commuovere fino alle lacrime l’Imperatore della Cina, secondo Hans Christian Andersen – canta per noi.
L’usignolo è teso nello sforzo di cantare, con le zampe aggrappate a uno scheletrico ramo autunnale.
Tutti i toni sono caldi, tipicamente autunnali: giallo, rosso mattone e marrone.
Infine il Fiore di Loto che simboleggia nella cultura cinese una persona di grande ingegno e cultura che ha saputo elevarsi sopra le debolezze terrene come il potere, il danaro e anche la reputazione. Una figura decisamente non convenzionale e un pochino pessimista cantata da molti poeti cinesi.
Qui dominano il verde pallido e il rosso dei petali; il bocciolo del fiore di loto – sostenuto da un lungo gambo rugoso – prende le distanze dall’altra vegetazione.
Non mi era ancora capitato di usare una penna di porcellana e la sensazione è estremamente piacevole.
La superficie è leggermente porosa e la pittura cambia impercettibilmente la superficie. La penna è “calda” al tatto e contrasta con le finiture metalliche e il cappuccio laccato.
Una semplice gemma rossa adorna il cappuccio di ottone laccato. Il pennino, di una unica gradazione, è d’oro a 14Kt e esiste anche la versione Roller di questa penna.
Dimensioni:
La penna chiusa è lunga 140 mm, aperta da 117 mm a 162 mm con cappuccio innestato (stilo).
Il diametro del fusto di porcellana è di 12 mm e l’impugnatura si rastrema da 10 a 8 mm di diametro.
Le penne in porcellana di Duke sono confezionate in un cofanetto di legno laccato nero lucido.
CRISTALLO
La particolarità del secondo modello di penna di cui parliamo oggi è sicuramente più legata alla tecnica di pittura che ai materiali.
Il fusto, pur di puro cristallo, è infatti dipinto … dall’interno!
Un reale rovesciamento di punto di vista e anche della sequenza di pittura; lavorando a rovescio si devono dipingere per primi i dettagli più fini, quindi le aree di colore e solo alla fine lo sfondo. La tecnica è tutta cinese, rara e pregevole, ma limita notevolmente le quantità producibili – una intera giornata di lavoro di un artigiano esperto per produrne una – e fa di queste penne un oggetto non comune.
Anche i soggetti sono squisitamente cinesi: la Tigre e la Fata.
La Tigre è considerata in Cina il re degli animali e simboleggia una persona determinata che non teme ostacoli. I colori sono decisi così come l’espressione della tigre, decisamente aggressiva. La striatura del mantello dà un effetto di movimento alla tigre che sembra pronta a balzare sulla preda.
Per la Fata c’è solo l’imbarazzo della scelta tra le decine di fiabe cinesi, tutte molto delicate.
Qui la Fata emerge luminosa da uno sfondo buio e comunque decorato – mai lasciare un angolo vuoto; peccato che l’immagine sul coperchio della scatola non riproduca esattamente la delicata fatina cinese della penna.
Quanto le penne in porcellana sono discrete e silenziose, tanto queste penne gridano la personalità del proprietario. Sono penne create per stupire e comunicare. Non vanno tenute nella scatola – peraltro piuttosto lussuosa – ma usate ed esibite in pubblico; nessuno oserà chiedervi di provarle a meno che non siate di fronte a un’altra Tigre o un’altra Fata come voi.
Il cappuccio è di ottone, ricoperto da un foglio di celluloide. Le finiture sono anch’esse di ottone cromato. L’immancabile corallo rosso orna la punta del cappuccio, e un piccolo zaffiro cabochon impreziosisce la clip.
Il pennino dalla caratteristica forma ondulata è d’oro a 14 kt in una unica gradazione.
Dimensioni:
La penna è lunga 155 mm da chiusa; da aperta è 130 mm e raggiunge i 181 mm con il cappuccio inserito.
Il diametro del fusto di cristallo è di 15 mm; l’impugnatura rastrema da 12 a 10 mm di diametro
Tutte e due le penne di cristallo sono consegnate in un elegante cofanetto di legno laccato
E tutte queste belle penne sono in vendita sul sito Pens International – la sezione delle penne di produzione straniera in Giardino Italiano.
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Susanna
Giardino Italiano
grazie Susanna per queste descrizioni
le penne sono mooooolto belle, in particolare mi ha colpito l’esecuzione del disegno dall’interno del corpo della penna
Sono raffinatissime: oggetti veramente stupendi !
Sembrano fantastiche! vado subito a vederle sul sito.
Lo sono infatti!