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image3Dopo 4 anni di inattività, l’azienda altoatesina Storia ha ricominciato a produrre le penne di legno (e non solo) per le quali aveva avuto così successo in tutto il mondo.
Abbiamo intervistato il titolare, Federico Testa, per saperne di più.

 

 

 

Susanna Buffo: Mi ricordo bene quando nel 2017 mi annunciasti la chiusura di Storia. Ricordi le motivazioni che ti avevano spinto alla chiusura? Come mai questo ripensamento?

FedericoTestaFederico Testa: “La chiusura era stata determinata per assurdo per il troppo lavoro. Nel senso che ero arrivato ad un punto in cui, per proseguire e seguire con cura ed attenzione  tutte le strade che si erano aperte (15 punti vendita in Italia, il mio negozio, la vendita on Line, la vetrina del Made in Italy in Europa, America e, sopratutto, l’apertura del mercato giapponese), avrei dovuto investire molto, forse troppo, ed ero da solo.”

“La passione non è mai passata, tanto che al tempo della chiusura decisi di tenere il mio vecchio e fidatissimo primo tornio. Oggi ho deciso di riprendere la strada che si era interrotta organizzando in modo diverso la struttura dell’azienda: concentrandomi esclusivamente nella vendita on line e cercando di rivolgermi a quei mercati stranieri che tanto ci apprezzano e ci stimano. Il Made in Italy è un patrimonio che non possiamo permetterci di buttare via.  Dobbiamo proteggerlo, valorizzarlo, e soprattutto promuoverlo. Inoltre, oggi non sono più da solo a gestire tutto questo, e questo è il mio più grande stimolo.”
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Susanna Buffo: Qual è l’aspetto che più ti è mancato?

Federico Testa: “I profumi del laboratorio.”

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Susanna Buffo: Quasi tutte le penne di Storia sono di legno; anzi, il legno – speciale, esotico, raro – è proprio l’elemento da cui parte tutto il lavoro di Storia. C’è un legame particolare?

alberiFederico Testa: “Il legno è un materiale che la natura ci ha donato. Ha accompagnato l’uomo e la sua crescita da sempre.”
“Il legame? Mi affascina, mi piace il suo profumo. Cammino nei boschi qui nelle montagne dell Alto Adige e respiro il profumo degli abeti” (ndr, non idoneo alla tornitura).

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Susanna Buffo: Le penne Storia sono assolutamente artigianali e sono tutte fatte in Italia. Come avviene la nascita di una penna?

Federico Testa: “Una penna nasce dall’ispirazione. Ogni penna in legno, o resina, tornita a mano, sarà sempre unica ed irripetibile.”
“Anche se prendessimo lo stesso pezzo di legno per fare 2 penne, queste saranno sempre diverse. Diverse venature. Diversa la forma. Il bello di Storia è proprio questo: lascio che il legno o la resina decida quanto farsi lavorare.”

tornio

Susanna Buffo:  Ci sono tante cose da poter fare col legno. Perchè proprio penne stilografiche?

Federico Testa: “Perché ho unito le mie passioni. Le penne e il legno. Due cose che hanno fatto la storia e che spero continuino a farla ancora per tantissimo tempo.”
“Oggi abbiamo realizzato anche esemplari in resina, sempre e comunque legati alla Storia. Racchiudere 1.000 lire originali all’interno di una penna, o smontare un orologio e racchiuderlo in una penna, o far vivere per sempre dei francobolli.”

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Susanna Buffo: Vedo alcuni modelli che ricordo, della passata produzione: Time, Ulivo, Mille, Fossil. Ci saranno novità?

Federico Testa: “Le novità ci saranno, e saranno volte alla natura.”
“Stiamo studiando nuove soluzioni sempre più orientate al rispetto della natura, che possano sostituire le resine. Anche sotto un altro punto di vista della penna ci saranno sviluppi… ma questa deve essere una sorpresa!”
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Susanna Buffo: Da cosa è nata l’azienda Storia?

Federico Testa: “Fin da piccolo, quando entravo in una cartoleria, rimanevo catturato da ciò che vi trovavo, gli oggetti, i colori, i profumi; soprattutto le carte e le penne. Infiniti modi di traferire ciò che si pensa, ciò che si vuole dire, ciò che si vuole trasmettere.”
“Ho deciso di fare le mie penne, secondo il mio modo, scegliendo da me essenze, profumi, colori. Volevo creare il mio modo di scrivere. Volevo partire da un materiale grezzo e dargli forma, tagliarlo, tornirlo, rifinirlo e creare una penna unica, irripetibile. Quando tenete in mano una delle mie penne, è l’unica al mondo.

“E poi, voglio dare la possibilità alle persone di rallentare, di tornare alle abitudini passate, di scrivere a mano, toccare la carta, di tenere in mano una penna, di sentire il tratto, di sentire l’inchiostro incidere la carta intanto che si pensa. Affinchè ogni parola scritta abbia un proprio peso, ci si renda conto di cosa si sta scrivendo, delle singole lettere, di ogni curva e tratto che le compongono: che non è solo un tasto da premere, sempre uguale.”

“Da tutto questo è nata “STORIA Gioielli per la scrittura”, la mia linea di penne. Il nome STORIA perchè fin dai tempi passati l’uomo ha sempre cercato di testimoniare il suo passaggio con qualcosa di scritto da lasciare alle generazioni future. E “Gioielli per la scrittura”… beh, appena ne avrete una in mano lo capirete. E’ un oggetto prezioso, delicato, realizzato con minuzia, cura e passione. Quando terrete in mano una delle mie penne, vorrei che pensaste a tutto questo.”

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Ringrazio Federico Testa per aver risposto alle mie domande col cuore, così come si capisce che mette il cuore nelle penne e nel suo lavoro.
Sono curiosa di vedere le novità alle quali ha accennato, ma non sono riuscita a farmi dire niente di più… nel frattempo, ecco una panoramica delle penne attualmente a catalogo.

L’Ulivo, dal legno biondo e venato, così piacevole al tatto:
Ulivo di Storia

La Zebrano con le venature così evidenti, che ricorda appunto il mantello di una zebra:
Zebrano800

E per me, che c’ero, vedere la Mille con le mille lire col Giuseppe Verdi riporta col pensiero ai tram affollati per andare a scuola nella nebbia milanese. Questa penna non è in legno tornito come le altre, ma in resina, con una vera banconota applicata.
Mille di Storia

Nonostante i costanti omaggi alla tradizione, Storia non guarda solo al passato o alla nostalgia di una Bella Italia che non c’è più. Anzi… Seguendo il concetto (splendidamente espresso da Papa Giovanni XXIII) che la tradizione è il progresso che è stato fatto ieri, e che il progresso che noi dobbiamo fare oggi costituirà la tradizione di domani, le penne Storia hanno una lunga strada davanti. Una strada permeata dall’amore per il territorio, e, soprattutto, per un’innovazione che rispetta e onora le proprie origini.

Noi di Giardino Italiano, non vediamo l’ora di scoprire questo nuovo capitolo di Storia: tenete d’occhio il nostro sito ed il blog per le novità su questa straordinaria perla del Made in Italy!

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Susanna Buffo
Giardino Italiano

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