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Nel IV secolo A.C., la Grecia stava educando le proprie genti alla democrazia e alla cittadinanza attraverso la Tragedia ed il Mito nei teatri pubblici. All’altro capo del Mar Adriatico, gli Italiani preferivano la comicità alla tragedia ed avevano inventato una forma di cabaret ante litteram: le Maschere Atellane.
Marlen ha prodotto una serie di penne che rappresentano i protagonisti di queste storie antiche.
Ora le potete avere ad uno speciale prezzo di fine serie da Giardino Italiano.  

 

La democrazia e l’Impero

Riuscite ad immaginarvi un mondo senza teatro? A quei tempi, gli abitanti della Penisola Italica non avevano niente di lontanamente simile alle raffinate arti teatrali dei Greci.  Il concetto di intrattenimento pubblico dei Romani era quello del ludus, i giochi che implicavano una dura competizione fisica e la lotta.  I gladiatori, infatti, prendevano parte ai giochi che erano tenuti in celebrazione dei morti prima dell’ultimo saluto.

MascherePietra

Mentre i loro vicini, in Grecia, era impegnati ad educare la nazione alla filosofia e alla modernità, le genti d’Italia, sotto i Romani e signorotti locali, si arrangiavano quotidianamente tra corruzione e ingiustizie sociali.

Il teatro, in Italia, nacque dunque in sordina, nelle strade di paese. Le prime notizie al riguardo, risalgono al Sud Italia, tra il V ed il IV secolo A.C. Da allora, la recita itinerante si sarebbe evoluta lentamente attraverso le strade della Penisola, fino ad acquisire lo status di arte, come in Grecia. Il primo teatro in muratura di Roma sarebbe stato costruito solo nel 55 A.C. da Gneo Pompeo, figlio di Pompeo il Grande.

 

Cosí nacque il cabaret

Se l’Italia è oggi conosciuta nel mondo per il carattere gaio e accogliente delle sue genti, è a causa della sua storia di oppressione e occupazioni. Sotto l’invasore, una delle forme più sicure di protesta sociale era il dileggio: la grassa risata, le caricature, i costumi paesani e i carnevali si mischiavano a rime e canzoni irrispettose. Tutto questo serviva per esporre il marcio della società…. Era il precursore del moderno cabaret.

MaccusStatuetta

La commedia italiana, nata come forma di arte di strada itinerante, si sarebbe successivamente diffusa in tutta Italia a partire dal Sud, in quella che oggi è la Campania, e precisamente da Atella. Tra i suoi primi autori figurano Nevio e Lucio Pomponio, ma il più famoso resta forse Plauto, il commediografo romano che sarebbe divenuto noto per il genere teatrale della palliata (la commedia romana che era diretta traduzione o adattamento della Nuova Commedia Greca).

Maschere Atellane, una forma di narrazione irriverente

Le Maschere Atellane, o «Fabulae Atellanae», sono la prima forma di commedia all’Italiana. Attraverso il dileggio, queste storie rilevavano il disagio del popolo verso l’ipocrisia e il conformismo della moralità dei loro governanti. Per farlo, utilizzavano tre personaggi principali, ciascuno incarnazione di un vizio.

Marlen, che ha la sua sede nella città che anticamente veniva chiamata Atella, ha prodotto una serie di penne ispirate ai tre personaggi maggiori delle Maschere Atellane: Macco, Pappo e Bucco.

 

Maschere Atellane: una serie di penne unica di Marlen

Maschere Atellane è l’incredibile serie di penne di Marlen disponibile in tre versioni. Ciascuna corrisponde a uno dei protagonisti principali delle storie del teatro itinerante di Atella e alla commedia all’Italiana delle origini.

Tutte e tre le versioni sono fatte in ebanite di colori diversi, con finiture in argento e pennino in acciaio rodiato (Fine, Medio o Bold). Ciascuna versione è disponibile in taglia Business o Magnum, con caricamento a stantuffo.

Maschere

Bucco è una penna in ebanite rossa, ispirata all'”uomo con la bocca larga”: rappresenta il millantatore, lo smargiasso, lo scroccone di mestiere che vive da parassita sulla gente che lavora.

Macco, con il suo fusto in ebanite verde e nero, rappresenta lo stupido. E’ la persona che ama bere e divertirsi, intrallazzare, e che, alla fine, resta vittima della sua stessa stupidità. Il nome sta anche alla radice di “maccherone”, che indica una persona non propriamente astuta, e “macchietta”, ad indicare una persona impacciata e goffa.

MaschereMailingPappo, con la sua livrea gialla e nera, incarna invece il vecchio vizioso. E’ l’uomo libidinoso e avaro: nella sua costante ricerca di denaro, si fa beffare dalla sua stessa moglie, nota per tradirlo con giovani squattrinati, usando i soldi del marito.

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Bacco, Macco e Pappo di Marlen sono ora in offerta speciale da Giardino.it.
Non perdetevi l’occasione di essere ispirati dal vostro protagonista preferito delle Maschere Atellane per raccontare le vostre storie!

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